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Documento conclusivo del XVII congresso nazionale e lo Statuto aggiornato
Il fascismo, un apparato di violenza
Una raccolta di videolezioni inerenti alla marcia su Roma raggiungibile dal seguente link:
Il fascismo, un apparato di violenza
Dal Comitato nazionale ANPI del 1° ottobre
Ordine del giorno Comitato Nazionale
ODG APPROVATO ALL’UNANIMITÀ
Il Comitato Nazionale dell’ANPI esprime forte preoccupazione per la crisi di governo in corso che avviene in una situazione sociale drammatica aggravata dal persistere della pandemia, con circa 100mila contagi e 100 morti al giorno, oltreché ovviamente dalla guerra.
Le emergenze del Paese, a cominciare dall’inflazione, dalla povertà, dalla prevista recessione, dall’insopportabile aumento delle diseguaglianze richiedono proposte urgenti in particolare una nuova politica sociale che vada oltre i bonus, che dia vita a un nuovo welfare e metta in pratica una grande e reale opera di redistribuzione, ma anche una politica per il rilancio sostenibile delle attività produttive a partire dai settori strategici.
Occorre inoltre un ruolo attivo e responsabile del governo, delle Istituzioni e del Paese perché l’UE si faccia urgentemente promotrice di una politica di pace, per avviare una trattativa fra le parti affinché abbia termine la guerra in Ucraina, provocata dall’invasione russa con un immediato cessate il fuoco.
La reazione russa alle sanzioni dell’UE sta avendo un impatto sconvolgente sull’economia italiana e sull’economia dell’UE, e concorre in modo primario alla crisi economica in corso.
L’esplosione delle diseguaglianze sociali, in crescita da decenni, è la causa profonda della crisi di credibilità delle democrazie e la ragione di fondo del nostro Paese sia dell’abnorme tasso di astensione al voto sia della crescita delle destre radicali e sovraniste.
È urgente una risposta democratica e sociale ai tre capisaldi della nostra Costituzione: la pace, il lavoro, la rappresentanza democratica.
Roma, 16 luglio 2022
APPELLO per la PACE del 20 giugno 2022 di Anpi e altre Associazioni
https://www.radioradicale.it/scheda/671544/per-una-proposta-di-pace-dellunione-europea
L’ultimo saluto a Carlo Smuraglia
Grazie di tutto Caro Carlo
Con grande dolore e tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa del nostro Presidente onorario Carlo Smuraglia.
La sua vita si intreccia con la storia del nostro paese e con le diverse, spesso drammatiche fasi della costruzione e difesa della democrazia repubblicana, attraverso un percorso coerente di impegno che, a partire dalla scelta di giovanissimo combattente nel Corpo Italiano di Liberazione, lo ha visto schierarsi come avvocato nelle aule di tribunale a difesa dei partigiani e delle vittime della repressione negli anni ‘60, per i diritti e la salute dei lavoratori, così come all’interno del Consiglio superiore della magistratura, del Consiglio regionale lombardo e in Parlamento.
L’antifascismo, la Resistenza e la Costituzione sono stati i riferimenti civili e politici di Carlo Smuraglia, vissuti con passione e intelligenza, richiamati nell’attività di ricerca e di stimolo verso l’esterno anche attraverso numerose pubblicazioni, non solo di carattere biografico ma anche di formazione – ricordiamo solo “Con la Costituzione nel cuore” ed “Antifascismo quotidiano” contro il neofascismo ed il razzismo – insieme al contributo portato a convegni e occasioni di approfondimento promosse dall’Anpi, nel corso della sua presidenza, in questi anni.
Riteniamo anche importante ricordare e valorizzare il suo ruolo nel collocare l’Anpi nel referendum del 2016 contro la modifica della Costituzione, in modo puntuale e deciso a difesa della nostra Carta fondamentale.
La scomparsa di Carlo Smuraglia alla vigilia del 2 giugno, ci richiama alla necessità di proseguire l’impegno perché la nostra Repubblica sia davvero quella pensata dalle nostre partigiane e partigiani, basata sui valori e sui principi costituzionali di libertà, uguaglianza, pace, solidarietà che hanno motivato il suo lungo impegno civile e politico.
La segreteria e il Comitato provinciale Anpi di Pavia esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza ai famigliari di Carlo Smuraglia ed al Comitato provinciale di Milano.
Pavia, 31 maggio 2022
L’antifascismo è una cosa seria
Relazione Pagliarulo 17° Congresso
CONDANNIAMO FERMAMENTE L’INVASIONE DELL’UCRAINA
La Segreteria nazionale ANPI: “CONDANNIAMO FERMAMENTE L’INVASIONE DELL’UCRAINA”
APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Sciogliere Forza nuova altro che «valutare le modalità»
Sciogliere Forza nuova altro che «valutare le modalità»
– Gianfranco Pagliarulo*, 22.10.2021
Squadrismo fascista. Non si tratta di «valutare le modalità», cosa che fra l’altro il governo sta già facendo, ma di impegnare il governo allo scioglimento, data l’evidenza del caso straordinario di necessità e urgenza nella fattispecie dell’assalto alla sede della Cgil nazionale e del Pronto Soccorso.
Come si fa ad essere pienamente soddisfatti dell’ordine del giorno approvato in Senato a proposito dello scioglimento delle organizzazioni neofasciste? Esso impegna il governo «a valutare le modalità per dar seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del partito fascista».
Valutare le modalità? La legge Scelba prevede che, ove non vi sia ancora una sentenza che abbia accertato la riorganizzazione del partito fascista, «nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nellarticolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge». Non si tratta quindi di «valutare le modalità», cosa che fra l’altro il governo sta già facendo, ma di impegnare il governo allo scioglimento, data l’evidenza del caso straordinario di necessità e urgenza nella fattispecie dell’assalto alla sede della Cgil nazionale e del Pronto Soccorso.
Fra l’altro da anni avvengono aggressioni e violenze da parte di membri di Forza Nuova e più in generale delle organizzazioni neofasciste. Ci sono tutti i presupposti di legge (art.1 della legge Scelba) per intervenire tramite decreto, e cioè la matrice fascista, l’uso sistematico della violenza, il pericolo effettivo per la democrazia, la ragione eversiva. In presenza di tali presupposti non c’è solo il potere, ma mi pare anche il dovere del governo di sciogliere l’organizzazione neofascista, perché l’urgenza dell’intervento non consente di attendere i tempi della giustizia penale.
Sono inoltre francamente stupito della non partecipazione al voto del centrosinistra, con l’eccezione di Leu, sull’odg del centrodestra che attribuirebbe alla legge Scelba un potere di scioglimento nei confronti come si legge nel testo del centrodestra di «movimenti di ogni ispirazione politica che esaltano la violenza come metodo di lotta politica», ignorando che il titolo della legge è “Norme di attuazione della XII Disposizione transitoria e finale” che si riferisce esclusivamente al partito fascista. E questo per l’ovvio motivo che l’Italia ha subito un ventennio di sangue, di guerra e di dittatura a causa del fascismo.
Altra cosa è, nella mozione del centrodestra, la giusta citazione dell’art. 270 del Codice penale che sanziona ogni associazione sovversiva. Il punto, però, è che nella mozione del centrodestra si «bilancia» l’aggressione alla sede Cgil, ridotta per di più ad «alcune decine di individui», con l’elenco di cinque circostanze di disordini, veri o presunti, riconducibili all’area cosiddetta antagonista, senza alcun accenno alle centinaia di episodi di violenza da parte di neofascisti, neonazisti, razzisti che da tempo si susseguono nel nostro Paese, e che l’Anpi ha da più di due anni segnalato alla Procura della Repubblica con un apposito esposto e con tanto di allegati.
La mozione del centrodestra non vede ciò che è sotto gli occhi di tutti nelle forme più diverse: dalle aggressioni fisiche alla insistita apologia del fascismo da parte di personaggi non solo da cabaret persino il falconiere della Lazio che saluta col saluto romano! ma anche delle istituzioni, come consiglieri comunali e assessori regionali, per non parlare del verminaio messo in luce dall’inchiesta Fanpage.
L’odg del centrodestra, detto in due parole, sembra dia un colpo al cerchio ed uno alla botte, senza una esplicita, chiara e specifica assunzione di responsabilità nei confronti del neofascismo. Ciò che si rifiuta è il riconoscimento esplicito e definitivo che il pericolo reale per la democrazia oggi è costituito da fascismi, nazismi, razzismi e nazionalismi. Un’altra buona occasione persa dalla destra italiana. Ed allora, perché il centrosinistra non ha partecipato al voto?
* Presidente nazionale Anpi
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Ci fu chi disse no
Intervista Del Boca – Pagliarulo
Da patriaindipendente.it, una rara intervista realizzata da Gianfranco Pagliarulo nel 2009 allo storico Del Boca, deceduto il 6 luglio di quest’anno.