Luigi “Gigino” Panigazzi era nato a Sant’Albano di Val di Nizza il 5 febbraio 1925.
La prima esperienza nella ribellione al regime fascista la compie a 18 anni quando, con il padre, soccorre quattro soldati inglesi, uno febbricitante e gli altri tre affamati e pieni di paura, fuggiti dalla prigionia dopo l’8 settembre 1943.
La vicenda è da lui raccontata nella presentazione del libro “IL CORAGGIO DEL NO”, di Ugoberto Alfassio Grimaldi, fortemente voluto da lui quando era Presidente dell’Amministrazione provinciale di Pavia (1976).
Nella primavera del 1944 è ricercato dalla Sicherheits guidata dal colonello Alfieri, sfugge alla cattura e raggiunge con altri ragazzi di Val di Nizza i partigiani della Brigata “Crespi” a Zavattarello.
Il 28 settembre del 1944 rimane ferito in uno scontro a fuoco nei pressi di CASA MARCHESI, dopo la convalescenza e la guarigione rientra nelle fila dei partigiani Garibaldini.
Nel dicembre del 1944, torna a Poggio Ferrato per far visita ai genitori, la sua presenza viene segnalata da una delazione ai nazifascisti che tentano di arrestarlo ma, fortunosamente, riesce a sfuggire nuovamente alla cattura.
Nell’aprile del 1945, essendo uno studente liceale, diventa “Addetto stampa”, collabora al “TRICOLORE”, il giornale del settore operativo partigiano Oltrepo’ pavese.
Nel Dopoguerra ha ricoperto gli incarichi di Sindaco a VAL DI NIZZA e di SILVANO PIETRA, è stato Presidente della provincia di Pavia e Senatore della Repubblica.
La sua esperienza partigiana è raccontata nel libro “PARLANO ANCORA” di Camillo Moroni, in cui sono raccolte le testimonianze dei partigiani di val di Nizza.
Indimenticabili per tutti noi saranno le giornate di “Aspettando la Liberazione” appuntamento fissato la domenica antecedente al 25 aprile, Festa di Liberazione nazionale dal nazifascismo, nel suo castello di Oramala, che come amava chiamare lui era la “CASA DEL PARTIGIANO”.
Anpi provinciale e Anpi Val di Nizza nell’esprimere le più sentite condoglianze al figlio Sandro e ai familiari lo ricordano con infinita riconoscenza con le parole tratte dalla sua ultima intervista rilasciata per l’archivio di Anpi nazionale, il 22 settembre 2020 nella sua casa di Poggio Ferrato:
“Ho fatto il partigiano con tanto affetto e amore, è stata una scelta ideale sia durante la Resistenza sia poi nella vita civile. Penso che ne sia valsa veramente la pena, anche se l’Italia che sognavamo nel dopoguerra non si è del tutto realizzata. Ho sempre lottato e cercato di mantenere alto il nome dei Partigiani e quello dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia”.
Ai funerali che si svolgeranno venerdì 14 maggio p.v. alle ore 16,00 presso la chiesa di Val di Nizza, parteciperanno alcune delegazioni delle sezioni Anpi territoriali e l’Anpi provinciale Pavia.