Virginio Rognoni

La segreteria provinciale dell’ANPI esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del prof. Virginio Rognoni – docente universitario, parlamentare per sette legislature, più volte Ministro (Interni – ricordiamo l’approvazione della legge che porta il suo nome unitamente a quello del parlamentare comunista Pio La Torre, ucciso nel 1982, contro i patrimoni mafiosi -, di Grazia e Giustizia, della Difesa). Dal 2002 al 2009 è stato Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Ne ricordiamo la partecipazione a diverse iniziative legate alla Resistenza nell’Oltrepo e nella nostra provincia ed in particolare il richiamo ai valori espressi dalla Lotta di Liberazione, ribadito più volte negli ultimi anni: dal palco della manifestazione di Milano il 25 aprile 2006 “Non dobbiamo consentire che si svilisca sottilmente il ruolo della guerra partigiana attraverso la inaccettabile parificazione del soldato di Salò con il partigiano della montagna” fino alla presa di posizione dello scorso anno ad una iniziativa nel capoluogo pavese “… Il 25 aprile è una data che consegna la Patria, qualunque Patria di quest’Europa, al suo destino. Abbiamo corso un periodo e una tragedia immane, quella di un’Europa unita sotto il comando di Hitler e delle sue truppe (…) Sono stato turbato in questi giorni perché un illustre amico, il sociologo Giuseppe De Rita, ha detto che è inutile celebrare il 25 aprile, che è una data senza più significato perché combatte un fascismo che non c’è più. Non è così. L’antifascismo – ammesso e non concesso che il fascismo storico non ci sia più dopo la morte di Mussolini – l’antifascismo che noi celebriamo oggi è la democrazia. La democrazia trova nell’antifascismo un sostegno, una sorta di ossigeno. Dobbiamo ricordarcelo. La vita del Paese è fatta di tante cose ma su questo punto sono irremovibile perché ho vissuto quei giorni, ho vissuto quelle settimane”.