PAVIA LUNEDI’ 17 ottobre ore 21
Camera del Lavoro Territoriale, Via Damiano Chiesa 2
Riflessioni dopo il voto con Lorenzo Guadagnucci
La segreteria provinciale dell’ANPI esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del prof. Virginio Rognoni – docente universitario, parlamentare per sette legislature, più volte Ministro (Interni – ricordiamo l’approvazione della legge che porta il suo nome unitamente a quello del parlamentare comunista Pio La Torre, ucciso nel 1982, contro i patrimoni mafiosi -, di Grazia e Giustizia, della Difesa). Dal 2002 al 2009 è stato Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Ne ricordiamo la partecipazione a diverse iniziative legate alla Resistenza nell’Oltrepo e nella nostra provincia ed in particolare il richiamo ai valori espressi dalla Lotta di Liberazione, ribadito più volte negli ultimi anni: dal palco della manifestazione di Milano il 25 aprile 2006 “Non dobbiamo consentire che si svilisca sottilmente il ruolo della guerra partigiana attraverso la inaccettabile parificazione del soldato di Salò con il partigiano della montagna” fino alla presa di posizione dello scorso anno ad una iniziativa nel capoluogo pavese “… Il 25 aprile è una data che consegna la Patria, qualunque Patria di quest’Europa, al suo destino. Abbiamo corso un periodo e una tragedia immane, quella di un’Europa unita sotto il comando di Hitler e delle sue truppe (…) Sono stato turbato in questi giorni perché un illustre amico, il sociologo Giuseppe De Rita, ha detto che è inutile celebrare il 25 aprile, che è una data senza più significato perché combatte un fascismo che non c’è più. Non è così. L’antifascismo – ammesso e non concesso che il fascismo storico non ci sia più dopo la morte di Mussolini – l’antifascismo che noi celebriamo oggi è la democrazia. La democrazia trova nell’antifascismo un sostegno, una sorta di ossigeno. Dobbiamo ricordarcelo. La vita del Paese è fatta di tante cose ma su questo punto sono irremovibile perché ho vissuto quei giorni, ho vissuto quelle settimane”.
Con grande dolore e tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa del nostro Presidente onorario Carlo Smuraglia.
La sua vita si intreccia con la storia del nostro paese e con le diverse, spesso drammatiche fasi della costruzione e difesa della democrazia repubblicana, attraverso un percorso coerente di impegno che, a partire dalla scelta di giovanissimo combattente nel Corpo Italiano di Liberazione, lo ha visto schierarsi come avvocato nelle aule di tribunale a difesa dei partigiani e delle vittime della repressione negli anni ‘60, per i diritti e la salute dei lavoratori, così come all’interno del Consiglio superiore della magistratura, del Consiglio regionale lombardo e in Parlamento.
L’antifascismo, la Resistenza e la Costituzione sono stati i riferimenti civili e politici di Carlo Smuraglia, vissuti con passione e intelligenza, richiamati nell’attività di ricerca e di stimolo verso l’esterno anche attraverso numerose pubblicazioni, non solo di carattere biografico ma anche di formazione – ricordiamo solo “Con la Costituzione nel cuore” ed “Antifascismo quotidiano” contro il neofascismo ed il razzismo – insieme al contributo portato a convegni e occasioni di approfondimento promosse dall’Anpi, nel corso della sua presidenza, in questi anni.
Riteniamo anche importante ricordare e valorizzare il suo ruolo nel collocare l’Anpi nel referendum del 2016 contro la modifica della Costituzione, in modo puntuale e deciso a difesa della nostra Carta fondamentale.
La scomparsa di Carlo Smuraglia alla vigilia del 2 giugno, ci richiama alla necessità di proseguire l’impegno perché la nostra Repubblica sia davvero quella pensata dalle nostre partigiane e partigiani, basata sui valori e sui principi costituzionali di libertà, uguaglianza, pace, solidarietà che hanno motivato il suo lungo impegno civile e politico.
La segreteria e il Comitato provinciale Anpi di Pavia esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza ai famigliari di Carlo Smuraglia ed al Comitato provinciale di Milano.
Pavia, 31 maggio 2022